La Storia

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La festa della Madonna del Monte,o Festa delle Passate, affonda le sue radici nei riti arcaici di offerta delle primizie primaverili su cui si sono innestati elementi di religiosità popolare. Le origini della festa sfumano nella leggenda e nei "miti di fondazione", ma è possibile rintracciare, nella mescolanza di elementi sacri e profani, i riti etruschi della fecondità e del ciclo delle stagioni e le celebrazioni in onore delle dee Maia, Cerere e Feronia dee dell'abbondanza, delle messi, della primavera, delle primizie, dei raccolti.

Da vari decenni gli studiosi di folklore hanno cercato di chiarire le origini, gli aspetti antropologici e culturali di questa festa assai complessa nei suoi significati storici, gestuali, rituali, espressivi, linguistici, sociali, ma molto resta ancora da verificare, anche perché molteplici sono le tesi interpretative, a cominciare da quelle che dovrebbero spiegare l'appellativo di "Barabbata", nome con la quale la festa è pure conosciuta, ma che non incontra il favore della popolazione di Marta che preferisce chiamarla "Festa della Madonna del Monte o delle Passate".

Dal punto di vista storico, lasciati da parte eventuali legami con celebrazioni pagane, l'origine della festa può farsi risalire al IX secolo e, propriamente, alle processioni che, ad imitazione di quella dell'Assunta, istituita in Roma da Leone IV (847-855), vennero in uso in varie città.

Il primo documento in cui si parla della festa è un verbale consiliare del 1557, conservato nell'Archivio Storico di Marta. Nella seduta del 9/5/1557 si rimetteva ai voti dei consiglieri la seguente proposta: "... perché venardì è la festa della Madonna del Monte li spettabilità diranno il parere loro si vogliano fare la festa secundo il solito dellj anni passati".